
Dark, aspettando la terza serie: le cose che sicuramente vi siete persi.
La fine della seconda stagione di Dark mi ha lasciato un “WTF” in bocca grande quanto il quoziente clickbait del titolo di questo pezzo. Se da una parte, non vedo l’ora che esca la terza serie – che sarà già uscita il 27 giugno ad articolo non ancora pubblicato – dall’altra sento il rumore distante del mio cuor che si infrange nel caso la scrittura sia stata affidata a scimmie ubriache.
Sia chiaro, la posta in gioco è altissima: riuscirà la mia serie preferita degli ultimi anni a rimanere “la mia serie preferita”?

Nel caso vostri congiunti, colleghi e animali domestici non ne possano più delle vostre ossessioni complottistiche a riguardo – il mio feticcio è la timeline di Charlotte Doppler – “Giù La Testa” vi offre alcuni argomenti di conversazione per continuare ad asciugare le persone senza ripetere le stesse cose.
Sai dov’è Winden?
Se il vostro interlocutore risponde “dove piove sempre” ha ragione. Se pensate che la serie sia stata girata in aperta campagna perché ci sono solo alberi e il nulla, anche quello è vero: quasi tutte le scene sono state infatti girate in Brandenburgo. Ma che si desti l’occhio vitreo: anche a Berlino! Ad esempio la scuola si trova nel sud-ovest della città, la casa di Claudia Tiedemann in Berlin-Dahlem, l’hotel di Regina è lo Schlösshotel in Charlottenburg e il pezzo grosso, la centrale nucleare, non c’è ma è ricostruita digitalmente sull’area dell’Olympiastadion.
Sai che è la NDW?
Già dalla prima puntata della prima stagione, Dark mette le cose in chiaro: è comunque una serie tedesca! A cantarcele è Nina, una band – sì – con la hit “Irgendwie, irgendwo, irgendwann” ovvero “In qualsiasi modo, luogo, tempo”. Qui le cinque canzoni della NDW che, a mio insindacabile giudizio, vi faranno ballare da soli che Billy Idol levati proprio.
Hai fame?
La merendina che si vede sempre, il Raider, non solo è esistita veramente negli anni ‘80 ma altro non era che il nome utilizzato in Germania e altri Paesi per il Twix. Quindi se, come la sottoscritta, avete commentato con un “oh mio dio, ma è uguale al Twix” sappiate che sì.
Hai sete?

Se vivete a Berlino, non può esservi sfuggito un elegante product placement: alla festa del 25esimo anniversario di matrimonio dei Nielsen, tra una chiacchiera e l’altra una bottiglia si staglia a caso in mezzo alle scale. È la German IPA di BRLO, uno dei birrifici cittadini più in hype degli ultimi anni: com’è la IPA tedesca? Nessun retrogusto da bagnoschiuma, solo amarezza… come la vita!
Sai come finisce?
