
Rock’n’Covid
Non ne vedevo più da tempo, l’altro giorno in un angolo dimenticato di una vetrina di un circolo parrocchiale di periferia, disegnato da mani possibilmente infantili, un arcobaleno scolorito e sotto la scritta “tutto andrà bene” che poi in realtà era “andrà tutto bene” ma si vede che in questa chiesa il prete è semplicemente dislessico.
Un brivido mi passa per la schiena, mai messaggio nella storia è stato più sbagliato, fuori luogo, risibile e offensivo. Ricordo il primo lockdown (sembrano due anni fa ma cerco di sforzami: sono passati effettivamente solo otto mesi); la novità, bene si ferma tutto, positività ragazzi andrà tutto bene, facciamo i cori sui balconi, la comunità contro il virus, geni della musica che si fanno i dischi in cameretta, dicono, con 10 euro appena e poi scoppia l’estate e vaffanculo virus ciao!
Siamo tornati alla normalità, ma poi Flavio B. si ammala, richiudono le discoteche, anche Silvio B. si ammala e si inizia a percepire la sensazione che effettivamente qualcosa non va.
Secondo lockdown: rassegnazione. L’Italia scopre incredibilmente che esistono persone che lavorano nel mondo dello spettacolo e non parlo ovviamente di Ligabue o Jovanotti ma di quelli che si fanno il culo sul serio. La cosa ancora più incredibile è scoprire quanti improvvisamente diventano paladini dell’arte in generale, improvvisamente dico, perchè tutti sappiamo che in Italia la scelta fra una mostra su Picasso e una partita di calcio, viene data alla partita di calcio, e allora?
E allora vaffanculo Italia.
L’arte parte dal basso, si è parlato dei lavoratori della musica, cioè quelli che si guadagnano il pane facendo su e giù dal palco i mestieri più disparati, ma la band di sfigati che si spacca il culo in sale prove ammuffite, bevendo birre di merda e creando potenzialmente la vera nuova musica?
La vera cultura?
Il ricircolo?
Che cosa ne sarà?
Già prima era difficile trovare palchi su cui esibirsi, ora è impossibile, la musica in Italia è morta anni fa, ha iniziato ad ucciderla M. De Filippi, il covid gli ha dato il colpo di grazia.
La vita moderna fa schifo.
Amen.
Ps. Dedicato a tutti quelli come noi che non mollano sperando in tempi migliori e dedicato a tutte le cover band che si spera vadano a fare dei lavori veri.